sabato 18 febbraio 2012

Celestini, il Risorgimento e l'odore del mare.



Interno prigione con lampadina accesa, il carcerato Celestini dialoga con l'immaginario Giuseppe Mazzini e la storia d'Italia scivola via sugli affreschi aspri, pulita delle mielosità retoriche e garibaldine.
Novanta minuti per raccontare il Risorgimento al ritmo del geniale Ascanio attraverso le gesta dei piccoli eroi morti a tredici anni buttati sopra le bombe, dei Pisacane e dei Mameli, crepati a venti per un'Italia unita ancora da venire  quando s'era verso 1849. Nel monologo l'intercalare storico di celestini s'infrange contro l'attualità delle carceri delle mure e della mente., della violenza e della speranza, per arrivare al mare di Roma con la fuga del detenuto negro africano, libero e felice degli attimi bagnati solo con l'odore del sale.
Mazzini diventa confidente di un carcerato convinto di battersi per il terzo Risorgimento italiano, quello contro gli egoismi. Più combattente che terrorista, un giusto della rivoluzione senza prigioni e senza processi, come l'avrebbe voluta il Giuseppe ricordato ora più dall'urbanistica che dal pensiero.
Come racconta l'Ascanio, ultimo grande fantasista dell'anarchia concreta.
Vi spettiamo per godere di questo spettacolo che si terrà domani, 19 febbraio 2012 al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, a due passi dall'Hotel Charleston.

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