Cambia formula la nuova edizione del La MaMa Spoleto Open, manifestazione lanciata lo scorso anno dal Comune come evento fringe, ovvero marginale e sperimentale, del Due Mondi.
"Secondo quanto concordato con la direzione del Festival - spiega Andrea Paciotto, direttore artistico del La MaMa - tra giugno e luglio la nostra iniziativa rappresenterà una vetrina per nuovi talenti". Niente rassegna gioiosa e caotica, insomma, che lo scorso anno portò in città 571 artisti da oltre dieci paesi presentando 120 eventi diversi, tra spettacoli di teatro, danza, concerti, performance e mostre. La formula del fringe non piacerebbe a Giorgio Ferara. "Da quest'anno - continua dunque Paciotto - si punterà di più sulla qualità che sulla quantità". Cosi, tra il 28 giugno ed il 14 luglio verranno presentati gli artisti migliori dello scorso anno.
"A settembre prossimo, invece - riprende - inizieremo a lavori ritenuti più validi dalla giuria avranno visibilita durante l'edizione 2014 del Festival dei Due Mondi". Che sia la selezione di settembre a diventare il vero e proprio evento fringe? In ogni caso, le compagnie selezionate, tra l'inverno e la primavera potranno produrre nei laboratori del La MaMa il loro progetto da presentare poi al Festival. Può sembrare un compromesso: "Ma questo è l'unico modo per realizzare qualcosa nel contesto attuale di questa città", commenta Paciotto. Che, in fondo in fondo, non sembra aver abbandonato l'idea di sviluppare un Fringe Festival su modello di quello di Edimburgo, come caldeggiato dall'assessore alla cultura Cerami. Il sogno è solo rinviato. In ogni caso, anche quest'anno non mancheranno altre importanti collaborazioni tra qualche settimana i laboratori di Santa Maria Reggiana e del Cantiere Oberdan apriranno le porte ad una residenza artistica per l'allestimento dello spettacolo di Irina Brook, figlia di Peter Brook, che debutterà in prima mondiale alla prossima edizione del Festival.